Il simbolo perduto
Dopo “Il codice Da Vinci” e “Angeli e demoni”, Dan Brown presenta ai suoi fan “Il simbolo perduto” il nuovo thriller con protagonista il professor Langdon, il quale si troverà coinvolto, anche questa volta, in una nuova e avvincente avventura.
Ad accompagnare il professor Langdon ci sarà Katherine Solomon, sorella del suo amico Peter Solomon ed esperta di noetica, che lo aiuterà a decifrare i vari enigmi e simboli che si troveranno costretti a dover risolvere nel corso della vicenda. La narrazione prende avvio con una telefonata che riceve il prof. Langdon. A chiamarlo è il suo amico Peter Solomon, importante storico e scienziato affiliato alla massoneria, il quale gli chiede di recarsi a Washington per tenere una conferenza sulla massoneria e sui legami con la nascita della città. Giunto in città ad accogliere il protagonista ci sarà Mal’akh, un losco individuo con il corpo completamente tatuato, che tenta di servirsi di lui per scoprire il “simbolo perduto” e riportare alla luce, in tal modo, un antico potere.
La posta in gioco è alta anche perché all’arrivo al Campidoglio il professor Langdon farà una macabra scoperta: la mano mozzata del suo amico Peter Solomon che nasconde il primo enigma da decifrare, in pieno stile Dan Brown. Il desiderio di salvare l’amico condurrà il protagonista in un’avventura senza tempo che lo porterà a scoprire l’importante mistero alla base dell’indipendenza americana che, se svelato, farebbe vacillare l’intera struttura politica. Come una sorta di caccia al tesoro, il protagonista si sposterà tra un luogo e l’altro della capitale americana alla ricerca dei simboli e degli enigmi che lo condurranno alla fine della sua ricerca.
La lettura procede in modo scorrevole: anche questa volta Dan Brown è riuscito a scrivere un romanzo coinvolgente e misterioso che saprà affascinare i suoi numerosi fan.