I libri di John Banville: noir e romanzi tra scienza, storia e arte

John Banville, rinomato giornalista e romanziere irlandese, ha guadagnato fama internazionale per il suo umorismo nero, le trame sofisticate e la profonda comprensione della psicologia umana, in particolare quella maschile. Candidato al Premio Nobel nel 2015, Banville ha esplorato vari generi letterari, tra cui il giallo, il noir e il romanzo storico. Nonostante la diversità dei suoi protagonisti, questi personaggi condividono alcuni tratti distintivi: un contrasto con la società circostante, una propensione all’introspezione, un cinismo marcato e spesso caratteristiche antisociali. Analizziamo alcune delle opere dell’autore.

La lettera di Newton: un intreccio di relazioni

Le opere di John Banville, edite in Italia da Guanda, sono intrise di riferimenti alla storia, alla scienza, all’arte e alla letteratura. Un esempio emblematico è La lettera di Newton, uno dei suoi primi romanzi.

Il protagonista è uno scrittore che, impegnato nella stesura di una biografia di Isaac Newton, cerca la concentrazione necessaria per completare il suo lavoro. Affitta una foresteria in una casa di campagna, ma viene distratto dalla presenza di due donne, Ottilia e Carlotta.

Ottilia, molto sensuale, e Carlotta, una donna elegante e riservata, rappresentano due aspetti diversi dell’amore, creando un intreccio di relazioni complesso e basato su equivoci. La ricerca dello scrittore, inizialmente concentrata sull’esotico, si rivela essere un inseguimento dell’ordinario, il più sfuggente tra gli enigmi.

La spiegazione dei fatti: un viaggio nella memoria

In La spiegazione dei fatti, Banville presenta Frederick Montgomery, un protagonista tipico dei suoi romanzi: un irlandese trentottenne, che sogna un’eterna infanzia in un’isola mediterranea con la moglie. Un prestito non restituito lo costringe a tornare in patria, innescando una serie di eventi che lo portano a rivisitare il suo passato.

Ogni tappa del ritorno diventa un’occasione per rivivere ricordi, fino a quando un quadro del Seicento, Ritratto di donna con guanti, lo conduce a un delitto. Il romanzo è la deposizione di Frederick in carcere, mentre attende il processo, descrivendo la sua discesa verso la catastrofe.

Isola con fantasmi: un gioco di rimandi tra realtà e finzione

Isola con fantasmi si svolge su un’isola nel mare d’Irlanda, lontana dai percorsi turistici e abitata da persone solitarie. La trama inizia con l’arrivo di un gruppo di naufraghi: una fotografa, un anziano attore, la governante Flora, tre ragazzi e Felix. Trovano rifugio nella casa del professor Kreutznaer, un esperto di storia dell’arte, che vive con i suoi assistenti Licht e un uomo appena uscito di prigione, voce narrante del romanzo.

Il loro studio sull’opera di Vaublin, pittore del primo Settecento, crea un gioco di rimandi tra realtà e finzione. Il narratore muove i fili del destino dei naufraghi, creando un’atmosfera di mistero e ambiguità.

Dove è sempre notte: l’inizio della serie noir di Benjamin Black

Dove è sempre notte segna l’inizio della serie noir scritta da Banville con lo pseudonimo di Benjamin Black. Ambientato nella Dublino degli anni Cinquanta, il romanzo segue l’anatomopatologo Quirke, che dopo una festa scopre nel suo studio un cadavere, quello di Christine Falls.

Da questo momento, la vita di Quirke cambia radicalmente. Vedovo e spesso rifugiato nell’alcol, Quirke è determinato a scoprire la verità su Christine Falls e su cosa ci facesse suo cognato nel suo reparto. Il romanzo, un sofisticato giallo d’autore, rievoca l’atmosfera delle detective story d’altri tempi, con un investigatore per caso, donne dell’alta società e segreti oscuri.

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