Il giorno in più: recensione del libro di Fabio Volo

Fabio Volo ci regala, ancora una volta, una storia che esplora le pieghe della quotidianità, tra sogni e desideri spesso trascurati. Il giorno in più è un racconto di scoperta e trasformazione, capace di prendere un’esistenza apparentemente senza scossoni e trascinarla verso qualcosa di inatteso.

La routine di Giacomo: il mondo in bianco e nero

Giacomo vive in una sorta di “pilota automatico”. Le sue giornate sono tutte uguali: sveglia, caffè, tram, lavoro, palestra, e poi casa. Tutto sembra scorrere senza lasciare traccia, in un ciclo continuo dove niente cambia, niente sorprende. La vita di Giacomo riflette il grigio delle giornate in una metropoli che appare quasi incapace di sorridere, di aprirsi alla novità.

Questo contesto così monotono è dipinto con grande realismo da Fabio Volo, ed è facile riconoscersi nelle piccole abitudini e nei gesti quotidiani del protagonista. In molti, leggendo le prime pagine, potranno sentirsi come Giacomo: intrappolati in una routine che anestetizza la voglia di rischiare, di scoprire, di cambiare.

L’incontro che cambia tutto: una scintilla inattesa

Ma ogni storia ha bisogno di una scintilla per prendere vita, e per Giacomo quella scintilla arriva sotto forma di una sconosciuta sul tram. Un incontro casuale, ma che diventa improvvisamente “l’appuntamento” più atteso della giornata. La sconosciuta è un enigma, un personaggio che rappresenta tutto ciò che manca nella vita di Giacomo: spontaneità, sorpresa, la possibilità di qualcosa di diverso.

È affascinante come l’autore riesca a descrivere questo legame senza mai svelarne troppo. La sconosciuta rimane volutamente distante, quasi irreale, un sogno su cui Giacomo decide di scommettere tutto, cambiando finalmente il corso della propria esistenza.

La scelta di Giacomo: inseguire il sogno

Giacomo prende una decisione che non avrebbe mai immaginato di prendere: abbandonare la sua vita sicura e prevedibile, per inseguire un sogno. Questo è il vero punto di svolta del romanzo. Giacomo si getta a capofitto nell’incertezza, sfidando la paura del fallimento e del ridicolo. E qui Fabio Volo ci pone una domanda fondamentale: quanto siamo disposti a rischiare per inseguire la nostra felicità?

Giacomo decide di giocare fino in fondo, di mettere da parte la paura per vedere dove lo porterà questo viaggio. E il suo viaggio è, in un certo senso, il viaggio di tutti noi. È un invito a rompere la bolla di sicurezza e a vivere la vita con coraggio, a prendere quel “giorno in più” e trasformarlo in qualcosa di straordinario.

Gianluca Rini

Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dalla tecnologia a tutto ciò che riguarda la cultura.

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