Il giro della verità: recensione del romanzo di Fabio Bonifacci

Fabio Bonifacci ci regala con Il giro della verità un ritratto agrodolce e incalzante della vita di un adolescente in bilico tra il bene e il male, tra la spensieratezza e la responsabilità. Attraverso il viaggio di Lele, il protagonista, veniamo catapultati in un mondo fatto di scelte difficili, amicizie pericolose e verità nascoste. Un romanzo che si tinge di giallo, ma che affonda radici nel racconto di crescita e scoperta personale.

Il viaggio di Lele: dal liceo alla periferia

Lele è un ragazzo come tanti: cresce in una periferia che gli sta stretta, ma il talento per la scrittura lo porta lontano, fino a un prestigioso liceo classico del centro. Qui, incontra Serena, la ragazza che sembra incarnare tutto ciò che lui desidera ma non può avere. Inseguendo quel sogno, Lele si ritrova a fare scelte che mai avrebbe immaginato. La pressione sociale, la voglia di appartenere, lo spingono verso un gruppo di ragazzi che fanno uso di sostanze stupefacenti. La prima volta sembra una sfida personale, una di quelle prove da superare per sentirsi parte di qualcosa di più grande.

La svolta drammatica

Il mondo di Lele cambia radicalmente quando uno dei suoi amici muore a causa di una pasticca tagliata male. Quel tragico evento rappresenta il punto di non ritorno. Lele si ritrova intrappolato in una spirale di segreti e bugie, costretto a crescere rapidamente mentre il mondo intorno a lui sembra collassare. La morte dell’amico diventa solo l’inizio di una serie di eventi imprevedibili, che mettono a nudo non solo le fragilità dei giovani protagonisti, ma anche quelle degli adulti.

Un segreto che pesa

Lele non può confessare la verità. Il suo segreto lo consuma, lo rende schiavo di una paura costante. Cosa succede quando la verità diventa troppo pesante da sopportare? Il romanzo di Bonifacci esplora questo tema in modo profondo, mostrando come il peso delle bugie possa piegare, ma anche trasformare una persona. Lele si trova a dover fare i conti con se stesso, con i suoi amici e con i suoi genitori, tutti legati da fili invisibili di verità nascoste.

Un giallo psicologico

Sebbene Il giro della verità parta come una storia di crescita, diventa presto qualcosa di più complesso. L’intreccio è serrato, il ritmo implacabile. Lele non è l’unico personaggio a nascondere qualcosa: amici e genitori si rivelano portatori di segreti inaspettati. La narrazione si tinge di mistero, portando il lettore a interrogarsi su cosa sia vero e cosa sia solo una maschera.

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