La banda dei carusi, recensione del romanzo di Cristina Cassar Scalia: le indagini di Vanina Guarrasi

L’indagine di Vanina Guarrasi torna a incantare i lettori con un nuovo capitolo della sua avventura investigativa: La banda dei carusi. Siamo nella Catania delle contraddizioni, dove i colori vivaci e il sole del Mediterraneo contrastano con le ombre della disperazione sociale. Questa volta, Cristina Cassar Scalia ci porta a esplorare le dinamiche di un delitto che scuote il cuore della Playa e del quartiere di San Cristoforo, con una trama avvincente e personaggi vivi, capaci di trasmettere emozioni reali.

La scoperta del cadavere alla Playa

Una tranquilla mattina d’aprile, il cadavere di Thomas Ruscica viene ritrovato lungo la Playa, l’unica spiaggia sabbiosa di Catania. Chi era Thomas? Un giovane con un passato turbolento, parte dei cosiddetti “carusi” di don Rosario Limoli, il parroco che si impegna per salvare le anime nel quartiere di San Cristoforo. Thomas aveva una vita complicata alle spalle: una famiglia che lo schiacciava e un passato di sofferenza, ma anche la voglia di cambiare, di rinascere e aiutare altri.

Il colpo di rastrello che l’ha ucciso sembra avere il sapore di una vendetta, ma per quale motivo? Si tratta di criminalità organizzata o di un delitto passionale? Questi sono gli interrogativi che sin dalle prime pagine tengono i lettori col fiato sospeso, mentre il team investigativo si mette al lavoro. Cristina Cassar Scalia costruisce da subito un’atmosfera di tensione, capace di farci entrare nelle strade e negli angoli più oscuri di Catania.

Vanina Guarrasi e il dubbio dell’investigatore

Protagonista, come sempre, è Vanina Guarrasi. Forte, determinata, ma anche fragile nei suoi momenti di solitudine. Vanina conosceva Thomas, conosceva il suo impegno per migliorare la propria vita e aiutare gli altri ragazzi del quartiere. Per lei non è un caso come tanti, è un peso che la spinge a cercare la verità oltre ogni evidenza, anche quando tutto sembra andare nella direzione opposta.

Al suo fianco, il vice Spanò e l’ex commissario Biagio Patanè portano avanti un’indagine che li metterà alla prova sia sul piano professionale che personale. La tensione si alza quando tutti gli indizi sembrano puntare verso una persona precisa, ma Vanina e i suoi non ci credono, non sono convinti. E se le cose non fossero come appaiono? Questo è il quesito che li tormenta, una domanda che mette in gioco non solo il loro lavoro, ma anche la loro vita privata.

Un quartiere tra luce e ombra

San Cristoforo è un quartiere protagonista del romanzo, un luogo vivo. La scrittura di Cristina Cassar Scalia riesce a rendere San Cristoforo un posto che, pur nelle sue difficoltà, non smette mai di lottare per un futuro migliore. I personaggi che abitano il quartiere sono anime in lotta, figure reali che cercano di sfuggire alle ombre e di trovare un po’ di luce.

Vanina Guarrasi deve destreggiarsi tra sospetti, falsi indizi, persone che mentono per paura o per proteggere i propri cari. La figura di don Rosario Limoli, con il suo ruolo di supporto per i “carusi”, aggiunge emozione alla storia, mostrando come anche nel buio possa nascere un atto di coraggio e solidarietà.

Gianluca Rini

Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dalla tecnologia a tutto ciò che riguarda la cultura.

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