L’accademia delle grandi domande: recensione del romanzo di Riccardo Azzali

In L’accademia delle grandi domande, Riccardo Azzali trascina il lettore in un viaggio alla ricerca di risposte profonde. Dal concetto di “verità” fino al mistero del “tempo”, ogni pagina è ricca di curiosità. Il professor Adriano Oneili guida un gruppo ristretto verso riflessioni che spaziano dalla filosofia alla fisica quantistica. Il risultato è un intreccio avvincente, che unisce scienza e passione letteraria, regalando spunti che invitano a riconsiderare ciò che diamo per scontato.

Un corso fuori dal comune

Il centro del romanzo è il corso speciale L’atomo della civetta, rivolto a sei menti brillanti di età e provenienze diverse. Non è un semplice seminario accademico, ma uno spazio in cui ogni studente, artista o imprenditore può esplorare idee universali. Il professor Oneili sprona i partecipanti ad affrontare temi che hanno affascinato pensatori di ogni tempo: dall’esistenza di Dio al confine tra bene e male, passando per nozioni di fisica avanzata.

Un gruppo variegato

I protagonisti selezionati da Oneili possiedono una vitalità straordinaria: Stella, giovanissima e geniale; Vincenzo, avvocato carismatico; Vittorio, musicista pieno di visione; Caterina, energica attivista; Federico, imprenditore audace; Marina, ricca di saggezza.

Le loro differenze di età e formazione diventano la base per un confronto continuo, a volte incalzante. I personaggi donano sfumature uniche alle questioni discusse, creando un dialogo che ricorda un caleidoscopio di interpretazioni.

Tra scienza e filosofia

Il romanzo fluttua tra punti di vista scientifici e riflessioni esistenziali, toccando argomenti come antimateria, teoria dei giochi e natura delle stelle. Nonostante la complessità di certi concetti, la scrittura mantiene un tono chiaro, evitando termini eccessivamente tecnici.

Riccardo Azzali mescola citazioni di grandi filosofi con esempi di vita quotidiana, in un racconto che stimola mente e immaginazione. Il lettore si sente parte di un laboratorio in cui ogni idea viene testata, ampliata e, infine, trasformata in ispirazione.

La forza di questo romanzo risiede nell’abilità di coniugare divertimento e serietà, un approccio accessibile a questioni filosofiche e scientifiche spesso considerate troppo complesse. Pagina dopo pagina, la curiosità dei personaggi diventa contagiosa, spingendo il lettore a formulare ipotesi e a riflettere sul proprio rapporto con il sapere. Si riflette sul fatto che la vera ricchezza sta nell’osare porsi domande e nel condividere intuizioni, senza mai smettere di esplorare.

Gianluca Rini

Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dalla tecnologia a tutto ciò che riguarda la cultura.

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