Stella di mare: recensione del romanzo noir di Piergiorgio Pulixi
Stella di mare di Piergiorgio Pulixi è un noir che ci trasporta tra le strade e i segreti di Sant’Elia, una zona di Cagliari che sembra vivere di vita propria. In questo romanzo, il mistero si intreccia con i tormenti interiori dei personaggi, costruendo una narrazione intensa, drammatica, dove giustizia e colpa si inseguono senza tregua. La storia inizia con un ritrovamento macabro: Stella viene trovata morta su una spiaggia e per il vicequestore Vito Strega questa diventa una caccia non solo a un assassino, ma anche ai segreti che avvolgono quella piccola comunità.
Un’ambientazione viva e affascinante
Piergiorgio Pulixi riesce a dipingere i luoghi con una maestria capace di farli vivere davanti agli occhi del lettore. Ogni angolo di Sant’Elia sembra nascondere qualcosa, un segreto mai svelato, un dolore mai detto. È una barriera invisibile fatta di silenzi e complicità.
Per Vito Strega, addentrarsi in questo mondo significa affrontare non solo gli ostacoli dell’indagine, ma anche le ombre dei propri fantasmi interiori, in un costante gioco di specchi che confonde chi è vittima e chi carnefice.
Stella: un simbolo di bellezza e tragedia
Stella è il centro della vicenda. Una figura magnetica, ammirata e invidiata, che rappresenta ciò che il quartiere vorrebbe essere: libero, affascinante, invincibile. Ma la sua morte brutalizza l’immagine di questa libertà, la sfregia, come il volto della stessa Stella, trovato martoriato sulla spiaggia.
Il vicequestore Vito Strega: un uomo tra giustizia e colpa
Vito Strega è un protagonista complesso, un uomo tormentato dai suoi errori e dalle sue scelte. Nell’indagine su Stella, egli deve fare i conti non solo con la difficoltà di trovare un colpevole in un ambiente ostile, ma anche con i propri demoni personali.
Stella di mare è un romanzo giallo che scava nelle profondità dell’animo umano. Tutto emerge dal passato con forza, rivelando come il passato sia sempre pronto a tornare, a pretendere il suo tributo. Piergiorgio Pulixi utilizza la struttura del noir per raccontare una storia fatta di passioni, errori e vendette. Il lettore si ritrova a vivere il dramma dei personaggi, a camminare per le strade di Sant’Elia, a sentire il vento di maestrale che porta con sé il peso di tutto ciò che è stato nascosto troppo a lungo.