Abitiamo tutti qui: recensione del romanzo di Jojo Moyes

Abitiamo tutti qui, di Jojo Moyes, è un romanzo che racconta con delicatezza e ironia la quotidianità di una famiglia fuori dagli schemi. La protagonista, Lila Kennedy, vede la sua vita subire un ribaltamento completo dopo il tradimento dell’ex marito, il quale si è legato a un’altra donna del quartiere.

Nonostante la sofferenza, Lila affronta ogni giorno con ostinata energia, divisa tra il desiderio di proteggere le figlie adolescenti e la necessità di ritrovare un equilibrio nella propria casa a North London. Tutto cambia quando Gene, il padre che non vedeva da decenni, riappare sulla soglia di casa con un sorriso smagliante e valigie cariche di ricordi.

Una storia di famiglia

Nel romanzo troviamo personaggi che sembrano perennemente in disaccordo eppure legati da fili invisibili. Lila, donna ferita ma determinata, cerca di gestire la presenza della figlia ribelle Celie, che diserta la scuola e reagisce a ogni tentativo di controllo. C’è poi Violet, che a nove anni dimostra un’esuberanza fuori dal comune, cantando brani rap con parole fin troppo colorite.

Bill, patrigno gentile e appassionato di alimentazione sana, cerca di infondere un tocco di serenità, anche se spesso resta invischiato nelle piccole dispute domestiche. E infine Gene, il padre ritrovato, che si presenta all’improvviso con un carattere esuberante e un passato da attore. La casa diventa così teatro di incontri bizzarri, momenti di scontro e piccole riconciliazioni.

Protagonisti indimenticabili

Oltre alla carismatica Lila, ciascun personaggio ha un ruolo speciale nel tessuto narrativo. Celie incarna il ritratto di chi si sente poco compreso, mentre Violet, con il suo vocabolario insolito, strappa sorrisi spontanei. Bill rappresenta la saggezza di chi ha imparato a sopportare tutto con pazienza, pur avendo i propri rituali.

E poi c’è Truant, il cane che mostra il carattere più imprevedibile di tutto il gruppo, regalando situazioni comiche con i suoi abbai incessanti e i morsi imprevisti. Gene, dal canto suo, risveglia energie sopite grazie alla sua vivacità: porta caos, ma riesce a spargere ottimismo tra le mura domestiche. Moyes descrive queste personalità con uno stile limpido e coinvolgente, dando vita a un intreccio familiare che risulta verosimile e carico di emozioni.

Perché leggere Abitiamo tutti qui

Chi ama i romanzi incentrati sui rapporti tra genitori e figli troverà una lettura capace di evocare sorrisi, risate e riflessioni sulla forza dei legami. L’autrice tratteggia le ferite di Lila, ma rivela anche il suo spirito combattivo.

Ogni pagina sottolinea quanto i momenti di fragilità, se condivisi con le persone giuste, possano trasformarsi in opportunità di crescita. Ognuno si rispecchierà nella fatica di bilanciare obblighi, aspirazioni e desideri, scoprendo che un piccolo cambiamento può modificare l’armonia di un’intera casa.

Gianluca Rini

Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dalla tecnologia a tutto ciò che riguarda la cultura.

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