Cinque donne e un arancino, di Catena Fiorello Galeano: recensione del romanzo

Cinque donne e un arancino, di Catena Fiorello Galeano, è un romanzo che mescola sapori di Sicilia, solidarietà femminile e voglia di riscattarsi da una vita abitudinaria. Il titolo stesso suggerisce un legame gastronomico che diventa il punto di partenza per un nuovo progetto, capace di alimentare speranze inaspettate.

Al centro dell’opera troviamo Rosa, una donna che, dopo la scomparsa del marito, decide di cambiare tutto. Milano, con il suo ritmo frenetico, le ha dato molto, ma adesso sente il richiamo delle origini: così, si trasferisce nel paesino di Monte Pepe, tra montagne isolate e un’atmosfera che sembra immobile. 

Il progetto di Rosa: la rosticceria specializzata in arancini

Le giornate scorrono lente, mentre le donne del luogo appaiono rassegnate a un calendario sempre uguale a se stesso. Rosa, però, non tollera l’idea di restare in un angolo e si rimbocca le maniche: desidera donare un pizzico di brio a quelle esistenze fin troppo prevedibili. Nasce quindi la rosticceria specializzata negli arancini, luogo d’incontro pronto a ospitare golosi e turisti desiderosi di gusti tipicamente siciliani.

Trama e ambientazione

Il romanzo prende vita in un borgo adagiato tra le montagne, lontano dai consueti itinerari turistici. Rosa, armata di coraggio e di grande abilità ai fornelli, concepisce l’idea di una rosticceria insieme alla vedova Giuseppa, alle gemelle Maria e Nunziatina e alla giovane Sarina, in cerca di una strada per il futuro. Il locale nasce come un progetto carico di entusiasmo, eppure il ridotto passaggio di visitatori rappresenta un ostacolo non facile da superare.

Quando tutto sembra perduto, appare una figura femminile misteriosa che spalanca porte inattese. Questa presenza diventa un biglietto verso un viaggio sorprendente: New York si trasforma nel teatro di avventure capaci di sovvertire le aspettative. Attraverso questa partenza, il romanzo dimostra come la vita riservi regali inaspettati, persino quando ogni sforzo pare inutile.

Lo stile narrativo

Catena Fiorello Galeano adotta una prosa scorrevole e vivace, punteggiata da dialoghi che danno voce ai pensieri delle protagoniste. Le descrizioni della natura siciliana risultano evocative, mentre i passaggi culinari sanno conquistare il lettore grazie a profumi e colori. Ogni capitolo conduce a una nuova sfumatura dell’animo, offrendo una lettura piacevole e ricca di emozioni.

Personaggi e temi principali

Il romanzo celebra la forza delle donne, la solidarietà e il coraggio di chi decide di cambiare rotta. Rosa e le sue compagne rappresentano differenti età e visioni della vita, ma condividono il desiderio di far risplendere il proprio talento. L’idea di una rosticceria si trasforma in simbolo di riscatto: crea legami e difende i sogni di chi, a volte, teme di aver perso la possibilità di ricominciare.

Le protagoniste affrontano ostacoli che riguardano sentimenti, vincoli sociali e incertezze quotidiane. Ognuna contribuisce con la propria personalità e da questo mosaico emergono valori come l’amicizia, la determinazione e la meraviglia di scoprirsi più forti di quanto si pensava.

Cinque donne e un arancino regala una storia genuina, resa ancor più vivace dall’ambientazione siciliana. Catena Fiorello Galeano invita a credere nel potere dell’iniziativa e nella capacità di rinascere, anche quando tutto sembra fermo.

È un romanzo che ricorda quanto possa essere prezioso ritrovare la propria identità, arricchendo le proprie prospettive grazie a un pizzico di inventiva e a una squadra di persone che scelgono di sostenersi a vicenda. Lettura consigliata a chiunque desideri un libro che custodisce la fragranza delle cose fatte col cuore.

Gianluca Rini

Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dalla tecnologia a tutto ciò che riguarda la cultura.

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