Le ventisette sveglie di Atena Ferraris: recensione del romanzo di Alice Basso

La nuova opera di Alice Basso si intitola Le ventisette sveglie di Atena Ferraris e porta i lettori in un universo leggero e inquieto allo stesso tempo. Si respira la magia di un’avventura colma di enigmi, in cui i personaggi si muovono con un fervore coinvolgente. Al centro troviamo Atena, trentenne con ventisette sveglie giornaliere che scandiscono la sua vita, decisa a rispondere a ogni domanda che la assilla. Dalla penna che ha dato voce alle celebri Vani Sarca e Anita Bo, emerge ora un’eroina dalle sfumature uniche, pronta a interpretare il proprio ruolo con un equilibrio insolito tra concretezza e incertezze interiori.

La nuova protagonista: Atena Ferraris

Atena Ferraris non è una donna comune. La sua routine meticolosa e la passione quasi maniacale per la precisione la rendono uno spirito libero a modo suo, lontano dai cliché. Indossa abiti fuori tendenza e rifugge le situazioni impreviste, preferendo un ordine rassicurante.

L’autrice inserisce questa figura in un contesto pieno di dettagli, regalando un profilo ricco di sfaccettature. Atena diventa così un riferimento per chiunque si senta “diverso,” facendo emergere il coraggio di restare se stessi in mezzo a un mondo rumoroso e distratto.

Atena e le sue ventisette sveglie

Il romanzo prende il nome da una caratteristica peculiare: la sfilza di sveglie che accompagnano ogni giornata di Atena. Si tratta di promemoria rigorosi, programmati per ricordarle perfino di smettere di rimuginare. Nella mente di Atena, ogni evento deve avere una spiegazione lineare, un punto di arrivo logico e inattaccabile.

Questa ossessione non viene descritta come un limite, bensì come un modo ingegnoso di affrontare la quotidianità. La routine può proteggere da imprevisti e paure, ma talvolta diventa una gabbia invisibile che impedisce la scoperta di nuovi orizzonti.

Un mistero che trascina fuori dalla comfort zone

La vita della protagonista subisce uno scossone quando il fratello Febo, scrittore in piena crisi, si iscrive a una scuola di magia per scovare idee inedite. Da quel momento, Atena si trova immersa in una serie di eventi insoliti, dove trucchi e illusioni si mescolano a una vicenda ben più concreta di quanto ci si aspetti.

La protagonista, in virtù della sua mente analitica, viene catapultata su un palcoscenico nuovo, popolato da individui che la incuriosiscono e la mettono alla prova. Tra rebus e dinamiche inaspettate, la tensione cresce a ogni pagina, alimentando la voglia di scoprire come Atena gestirà l’enigma.

Legami familiari e trasformazione personale

Nel rapporto con Febo emerge un legame profondo, a tratti segnato da distanze emotive. Lui è un creativo che si immerge in situazioni imprevedibili, lei è metodica e razionale. Queste differenze diventano un terreno fertile per confronti intensi che illuminano il lato autentico di ciascuno.

Alice Basso, già nota per aver creato personaggi femminili irresistibili, porta in scena una figura fresca e stimolante. Atena Ferraris trasmette un senso di responsabilità verso se stessi, dimostra quanto una mente affilata possa aiutare a superare le barriere dell’incertezza. Il racconto non cede mai a una serietà pesante. La scrittura accarezza temi profondi, come l’accettazione e la ricerca di un posto nel mondo, con una grazia narrativa che dona speranza e voglia di mettersi in gioco.

Gianluca Rini

Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dalla tecnologia a tutto ciò che riguarda la cultura.

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