L’equazione del cuore: recensione del romanzo di Maurizio De Giovanni
La storia di Massimo, ex docente di matematica ormai in pensione, regala al lettore un itinerario emozionale che si discosta dalle consuete avventure letterarie, nel romanzo L’equazione del cuore, di Maurizio De Giovanni. Il protagonista del libro, chiuso in una quotidianità rigorosa e scandita dalla pesca, sente che la vita ha invertito la rotta da tempo: le sue giornate scorrono lente sull’isola del golfo di Napoli, lontane dal frastuono delle grandi città.
Poi, come un fulmine che squarcia il cielo, arriva la notizia che nessuno vorrebbe mai ricevere. La figlia e il genero restano vittime di un grave incidente e il piccolo Checco si ritrova in ospedale in condizioni molto delicate. All’improvviso, il protagonista deve confrontarsi con un mondo che non sente più suo, perché lo attende un compito delicato: stare accanto a un nipote in coma, mentre tutto attorno lo indica come unico parente e possibile custode di un’eredità ingombrante.
Un protagonista segnato dal lutto
Massimo è un uomo che ha sempre avuto la matematica come bussola mentale, eppure vive un isolamento cercato e allo stesso tempo sofferto. Il ricordo della moglie scomparsa aleggia in ogni sua abitudine: dalla pesca solitaria ai dialoghi rarefatti con la figlia, che prima di andarsene aveva provato a stabilire un legame più profondo con lui.
Ora, la solitudine del professore si trasforma in una sorta di missione forzata: deve affrontare una città con sguardo distaccato, in cui ogni conoscente vigila sulle sue mosse. L’autore disegna un carattere segnato da ferite antiche, che nel corso delle pagine rivela un’umanità disarmante.
La matematica come filo conduttore
Tra le pareti dell’ospedale, Massimo trova un modo per arginare la sofferenza del nipote raccontando numeri e formule. Nel suo tentativo di stabilire un contatto, descrive la perfezione geometrica che ha sempre amato, convinto che la logica racchiusa nei teoremi possa offrire un sollievo o persino un risveglio.
Questo espediente letterario sollecita il lettore a riflettere sui legami profondi tra razionalità e affetti. L’equazione del cuore, perciò, non è solo un titolo suggestivo, bensì il simbolo di una riconciliazione tra emozione e pensiero rigoroso.
L’arte narrativa di Maurizio De Giovanni
Lo stile dell’autore riesce a fondere la concretezza con la poesia. Attraverso un linguaggio intenso, i capitoli scivolano uno dopo l’altro, lasciando emergere quell’umanità fragile che abita il professore, ma anche la società attorno a lui.
De Giovanni crea un racconto che sa mostrare come la forza dei sentimenti possa svelare nuove direzioni. I vari passaggi invitano a riconsiderare le relazioni familiari e il peso di tutto ciò che rimane inespresso, finché un gesto o una parola non riaccendono la speranza. Il romanzo accarezza con dolcezza chiunque si avvicini alle sue pagine, regalando un ritratto autentico della complessità umana.