Dieci cose che ho imparato da Jessica Fletcher: recensione del libro di Alice Guerra

Che cosa accade quando l’astuzia di Jessica Fletcher, celebre protagonista della Signora in giallo, incontra la quotidianità di Mestre, tra personaggi pittoreschi e galline che razzolano libere? Dieci cose che ho imparato da Jessica Fletcher, di Alice Guerra, propone una storia fresca e vivace, in cui l’enigma di un uomo scomparso si intreccia con riflessioni sulla vita e sui rapporti umani. La protagonista, Alice, osserva con attenzione tutto ciò che la circonda, conducendo il lettore in un viaggio che mette in luce dettagli spesso trascurati.

Il mistero di Luigino, l’anziano con le camicie originali

Al centro di questo racconto, si trova la figura di Luigino, un novantenne di Mestre appassionato di camicie dai motivi improbabili e inseparabile dalle sue galline. Un bel giorno, l’uomo sparisce senza lasciare traccia, scatenando un vero rompicapo che nessuno sembra in grado di risolvere.

Il commissario chiamato a investigare è siciliano ed è insofferente alla realtà veneta: scoraggiato e con poca voglia di adattarsi, affronta le ricerche in modo svogliato. Ecco, dunque, che entra in scena Alice, la vera investigatrice, spinta da una curiosità incontenibile e da un legame quasi mistico con la Signora in giallo.

Alice, l’influencer di Mestre con il fiuto da detective

Alice si autodefinisce “l’influencer di Mestre”. Ama condividere la sua visione del mondo con chiunque la segua, ma il suo elemento distintivo è l’incondizionata passione per Jessica Fletcher.

Le puntate della Signora in giallo la guidano come una bussola: ogni indizio, ogni frase pronunciata al bar, ogni chiacchierata diventa fonte di informazioni preziose. Colleziona voci, confidenze sussurrate e osservazioni casuali, trasformandole in un mosaico di tracce che la avvicinano alla verità sulla sparizione di Luigino.

Un percorso tra ironia e tenacia

L’ironia del romanzo si mescola a riflessioni personali: Alice racconta il suo disturbo d’ansia generalizzata, rivelando in modo sincero le piccole battaglie quotidiane che vive ogni volta che deve prendere l’iniziativa.

Eppure, proprio come la sua eroina televisiva, non rinuncia a indagare e sperimentare, persino quando si trova sul filo della legalità, se necessario. Quest’energia mai doma emerge in ogni pagina, mostrando come tutto possa tramutarsi in un motore di determinazione.

Perché vale la pena leggere il romanzo

L’autrice regala una trama divertente, resa ancora più coinvolgente da personaggi con sfumature inaspettate. Sia Luigino che il commissario ci appaiono credibili e umani grazie alle descrizioni puntuali e allo stile brioso.

Mettendo insieme ironia e momenti di riflessione, il libro porta a considerare la possibilità di rinnovarsi e di trovare nuove strade in qualsiasi fase della vita. Le lezioni che Alice ricava da Jessica Fletcher non sono soltanto consigli investigativi, ma suggerimenti per chiunque desideri guardare la realtà con occhi più attenti e curiosi.

Dieci cose che ho imparato da Jessica Fletcher, di Alice Guerra, conquista per la sua capacità di unire un mistero intrigante con la leggerezza di una narrazione piacevole, intrisa di simpatia e consapevolezza.

E c’è spazio, tra le righe, per un messaggio di speranza: non è mai troppo tardi per cambiare rotta o fare scelte coraggiose. Questo romanzo, ricco di spirito, si rivolge a lettori desiderosi di divertirsi e di ritrovare, magari, un pizzico dello sguardo arguto che ha reso Jessica Fletcher un’icona intramontabile.

Gianluca Rini

Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dalla tecnologia a tutto ciò che riguarda la cultura.

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