Vogliamo la favola | Simona Siri
“Quando ero piccola il Principe Azzurro era mio padre. Di soli vent’anni più grande di me, mi sembrava l’uomo più bello che avessi mai visto. Forse lo era. Ero pazza di lui. Quando al mattino usciva per andare a lavorare, correvo nella sua stanza, prendevo il cuscino con ancora il suo odore e lo abbracciavo stretto stretto”.
Tutte le donne sono cresciute a pane, favola e fantasia. Certo, chi più e chi meno si è baciati rospi nell’attesa che arrivasse il principe azzurro, si è sognato ad occhi aperti davanti ad un abito bianco sperando, un giorno, di poterlo indossare. La colpa è delle favole, dei libri letti, degli ideali stereotipati di principessa+principe+vissero felici e contenti che ha un po’ rovinato la lucidità delle donne.
Eppure, anche se ognuna a suo modo, tutte desiderano la favola. Simona Siri con il suo inconfondibile stile che già aveva conquistato le lettrici con il suo Lamento di una maggiorata, ci riprova a strapazzarci ben più di un sorriso con Vogliamo la favola, un titolo che sa di pretesa cullata negli anni da un esercito di donne in gonnella di taffettà.
Realtà e sogno vengono dunque messi al confronto, ma chi ne esce vincitore?
Vogliamo la favola è anche una storia dove la Siri discetta sulla sua personale educazione sentimentale, frutto di valori, speranze e sogni disillusi, un libro che quindi parla di donne alle donne e nel quale non sarà difficile riuscire ad immedesimarsi.