Insolite avventure a Braithwaite Manor, di Judith Eagle: recensione
Insolite avventure a Braithwaite Manor, di Judith Eagle, è un racconto affascinante che cattura l’immaginazione con i suoi misteri e colpi di scena. La storia di Clara, Peter e Stockwell è un racconto di amicizia e coraggio che richiama l’eco dei grandi classici della letteratura per ragazzi.
Il libro regala tante emozioni, con una protagonista determinata che ispira i lettori a non arrendersi mai. Ogni pagina è una nuova avventura, rendendo difficile fermare la lettura. È una lettura, infatti, che sicuramente rimarrà nel cuore di chiunque ami le storie di scoperta e avventura.
La trama di Insolite avventure a Braithwaite Manor
Nella nebbiosa brughiera, sorge la vecchia dimora di Braithwaite Manor, una struttura decadente che sembra un corvo arrabbiato. La casa, con le sue scale traballanti e le finestre cigolanti, è l’unico posto al mondo che Clara, una ragazzina di dodici anni, sente come casa sua.
Dopo la misteriosa scomparsa del burbero zio Edward, Clara ha deciso di trasformare la casa nel suo regno personale, senza regole e con una sola direttiva: divertirsi al massimo. Con il fedele amico Peter e la gatta Stockwell al suo fianco, Clara si dedica a scivolare lungo i corrimani, a nascondersi negli angoli più reconditi, a esplorare stanze proibite e a sopravvivere ai pasti di purè e uova sode. Questa è la sua idea di libertà.
L’arrivo degli estranei
La tranquillità e la libertà di Clara sono destinate a finire. Un giorno, due figure losche bussano alla porta, portando con sé la notizia della vendita della tenuta. Questa informazione sconvolge Clara, che non può accettare di perdere il luogo che considera casa sua.
È convinta che Braithwaite Manor nasconda importanti indizi sul suo passato, compresi dettagli sulla madre che non ha mai conosciuto ma di cui possiede alcuni libri vecchi e una graziosa scarpetta da ballo. Determinata a non perdere ciò che le appartiene di diritto, Clara sa che deve agire in fretta per mantenere la sua casa.