Mauro Corona tra verità e leggenda

“I libri per me sono medicinali, aspirine dell’anima mi hanno attutito il dolore, salvato dalla galera, forse salvato la vita, ovviamente non quelli che ho scritto, ma quelli che ho letto”; Citando una grande frase di Mauro Corona che in se racchiude tutta l’essenza di questo grande uomo, tra verità e leggenda.

Chi è Mauro Corona, tra verità e leggenda

Mauro Corona è solito ripetere di non essere nato in barca, ma forse pochi di voi sanno che in realtà è nato su un carretto, il 9 agosto del 1950, il papà Domenico Corona, detto ‘Mene’, e la mamma Lucia Filippin detta ‘Thia’ quell’estate lavoravano come venditori ambulanti ed è proprio sulla strada che dal borgo di Piné portava a Trento che Mauro ha visto la luce proprio sul carretto dei suoi genitori.

Un uomo particolare, impavido e prezzante, preda a volte di scatti d’ira, a volte persino presuntuoso, ma in realtà Mauro Corona è tuttavia un timido, che si pente delle sue intemperanze, che sa piangere, sa commuoversi e sa perdonare, è un uomo semplice che odia l’ostentazione di chi ha denaro, l’imbecillità suffragata dal denaro, i poveri che imitano i ricchi.

Gentile, accogliente soprattutto se arrivi nella sua Erto dopo un lungo viaggio e ribelle com’è sempre stato nella sua vita, che non è mai stata facile.

Un artista raffinato ma anche un uomo, Mauro Corona, che ha passato parte della sua gioventù a lavorare duramente nelle cave di marmo, come dimostrano i suoi imponenti bicipiti, un gran bevitore, al pari dei suoi vicini di casa, friulani e veneti che dir si voglia, ma da qualche tempo pentito e comunque sapiente dispensatore di consigli per i giovani su un tema così delicato come quello dell’alcol, tanti consigli dicevamo pubblicati nel suo ironico ma utile “Guida poco che devi bere”.

Mauro Corona, è, in effetti, tante cose, è scrittore, è scultore, un alpinista d’eccezione, conattivo oltre 300 vie di scalata nelle Dolomiti d’oltrepiave.

E nato a Baselga di Piné, nei pressi di Trento, un uomo, tutto di un pezzo, classe 1950, che ha vissuto una vita molto difficile ma che nonostante tutto ne è riuscito a trarre tanti insegnamenti, originario appunto di Erto, paesino di montagna in provincia di Pordenone, Mauro scopre la sua prima grande passione, l’alpinismo, con il padre che per arrotondare le entrare famigliari faceva anche il bracconiere, pensate che a soli tredici anni si rende protagonista della sua prima impresa, la scalata del monte Duranno, 2688 metri di altezza.

Mauro Corona è veramente bravo nel descriverci la realtà del mondo di cui siamo parte e che a volte può sembrare amico e altre nemico, sostiene, infatti, che la prima vera arrampicata si deve fare dentro te stesso, superare le proprie paure, i luoghi comuni, imparando soprattutto ad avere rispetto per gli altri e per la natura che ti circonda.

Quest’uomo ci ricorda che purtroppo siamo uomini e donne di città e che queste cose le abbiamo dimenticate presi nel vortice delle cose, dobbiamo riscoprire il sentiero che è dentro di noi, riscoprire le cose semplici e naturali, ritornare a essere padroni del nostro tempo, che è in assoluto il bene più prezioso.

Le opere di Mauro Corona

Mauro Corona, scrittore, scalatore, artista, e tantissime altre cose, ma soprattutto uomo dei boschi, dei picchi solitari.

Leggere un libro scritto da Mauro Corona, è sempre un’esperienza esaltante, perché come ben pochi autori riesce a mostrarci la vita nella sua spesso cruda realtà, indicandoci nello stesso tempo, senza imporcelo, il senso da dare alla stessa.

La carriera di scrittore inizia nel 1997, quando un amico giornalista pubblicò alcuni suoi racconti e da allora ha pubblicato svariati e straordinari libri.

La sua, in realtà è una scrittura semplice, ma di straordinaria efficacia e ha il dono dell’immediatezza, poiché chi legge resta avvinto da subito, dalle prime righe.

Ecco alcuni libri di Mauro Corona, che vi consigliamo di leggere

  • L’ombra del bastone.
  • Vajont: quelli del dopo.
  • I fantasmi di pietra.
  • La mia vita. Racconti dal 1997 al 2004.
  • Cani, camosci, cuculi (e un corvo).
  • Storia di Neve.
  • Il canto delle manére.
  • Torneranno le quattro stagioni.
  • La fine del mondo storto, Vincitore Premio Bancarella 2011.
  • La ballata della donna ertana.
  • Come sasso nella corrente.
  • La casa dei sette ponti.
  • Gli occhi del bosco (Storie di animali e uomini).
  • Venti racconti allegri e uno triste.
  • Confessioni ultime.
  • Guida poco che devi bere. Manuale a uso dei giovani per imparare a bere.
  • La voce degli uomini freddi.
  • Una lacrima color turchese.
  • I misteri della montagna, Milano.
  • Il bosco racconta: Storie del bosco antico-Torneranno le quattro stagioni.
  • Favola in bianco e nero

Ecco chi è Mauro Corona, un uomo che resterà leggenda.

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