Parole in gioco: recensione del libro di Stefano Bartezzaghi

Il linguaggio verbale rappresenta una caratteristica intrinseca dell’essere umano. Michelangelo, osservando il realismo della statua del Mosè, si domanda perché non parli, piuttosto che chiedersi perché non si muova o non respiri. Questa scelta sottolinea l’importanza della parola come espressione fondamentale della nostra umanità.

L’uso delle parole

Le parole sono utilizzate per comunicare, ma anche per convincere, per mentire, per commuovere, per promettere e per giocare. Questi diversi usi dimostrano la versatilità del linguaggio nel soddisfare tantissime esigenze umane. Il gioco con le parole, in particolare, rappresenta uno dei modi più creativi di usare il linguaggio, offrendo libertà espressiva e divertimento.

La complessità del gioco

Il termine “gioco” è complesso nella sua definizione, spesso associato tanto alla libertà quanto ai vincoli. Quando si parla di giocare con le parole, si fa riferimento a un uso libero e creativo del linguaggio. Stefano Bartezzaghi, nel suo libro Parole in gioco, esplora non tanto i giochi linguistici regolamentati, ma piuttosto come le parole interagiscano naturalmente tra di loro. Secondo Bartezzaghi, il gioco è un elemento fondamentale del linguaggio umano, in quanto le parole stesse hanno i loro giochi.

La struttura del libro

Il libro di Bartezzaghi è suddiviso in tre sezioni principali. La prima parte, intitolata Racconto, introduce il lettore alle tematiche delle parole e del gioco in modo discorsivo e accessibile, evitando eccessivi tecnicismi. La seconda parte, Fenomeni, illustra e organizza una varietà di giochi linguistici, dai giochi di invenzione linguistica agli schemi enigmistici, secondo alcuni principi di base. La terza sezione si immerge in una prospettiva più teorica, utilizzando strumenti per esplorare una semiotica in riferimento ai giochi linguistici, ma mantenendo un’esposizione accessibile anche ai lettori non esperti.

Un libro per tutti

Questo libro risulta di particolare interesse non solo per un pubblico ampio, ma soprattutto per gli insegnanti di ogni livello di istruzione. Giocare con le parole è presentato come un metodo intelligente per avvicinare i giovani alla riflessione sulla lingua, permettendo loro di scoprirne i segreti e di sviluppare un amore più profondo per essa. Bartezzaghi propone un approccio che rende la linguistica affascinante e accessibile, incoraggiando un rapporto ludico e riflessivo con il linguaggio.

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