Perla, la cagnolina magica: il primo libro per bambini di Isabel Allende
Isabel Allende, celebre scrittrice e giornalista cilena, conosciuta per il suo romanzo La casa degli spiriti (pubblicato nel 1982), ha realizzato il suo primo libro per bambini con il titolo Perla, la cagnolina magica (con la pubblicazione di Feltrinelli e il titolo originale The Mighty Dog, per la traduzione di Elena Liverani ed Eleonora Gatto, con illustrazioni di Sandy Rodriguez).
Un nome speciale
Da piccola, la cagnolina avrebbe voluto chiamarsi Lulù, ma una volta scoperto che i pirati preferivano le perle tra i loro tesori, trovò il suo nome affascinante e speciale.
Perla, abbandonata da cucciola in un canile noioso, trovò finalmente una famiglia grazie a Nico Rico, il bambino della famiglia Rico, che la notò per primo. Quando Nico si avvicinò a lei, Perla utilizzò il suo super potere: agitare la coda e leccare la mano del bambino.
I Rico cercavano un cane da guardia, ma Nico era deciso a voler Perla. Così, la cagnolina usò un altro suo super potere: ruggire come un leone per dimostrare che poteva essere un’eccellente guardiana.
La casa del mago
Perla iniziò una nuova vita in una grande casa antica, precedentemente abitata da un mago. L’uomo aveva lasciato un po’ di polvere magica nel nascondiglio segreto della cagnolina sotto la scala. Nell’abitazione viveva anche la gatta Lucy, con cui Perla condivideva gli spazi, ognuna con i propri giocattoli.
Un personaggio reale
Isabel Allende, in una recente intervista, ha rivelato che Perla è ispirata al suo cane, uno dei due che ha salvato dal canile. La descrive come una piccola cagnolina nera, molto intelligente, dotata di due super poteri: la capacità di farsi amare da tutti e un forte ruggito. L’autrice ha anche spiegato che scrivere per i bambini è stata una vera sfida e che questo libro è il primo di una trilogia, sperando che ci saranno altre avventure di Perla.
Il messaggio importante
Il libro, arricchito da vivaci illustrazioni, affronta un tema delicato come il bullismo. Perla, con la sua intelligenza, vuole trasmettere un messaggio importante a chi è vittima di questa forma di violenza. Questo racconto si presta ad essere condiviso con insegnanti e genitori per sensibilizzare e educare i più piccoli su questo importante tema.