Premio Strega Europeo 2025: il vincitore è Paul Murray con “Il giorno dell’ape”
La giuria del Premio Strega Europeo ha incoronato Paul Murray quale vincitore dell’edizione 2025 grazie al romanzo Il giorno dell’ape, edito da Einaudi. Lo scrittore irlandese dà voce ai contrasti che segnano la famiglia Barnes in una piccola comunità irlandese, offrendo pagine salutate come tra le più significative dell’anno. Nel corso della cerimonia al Circolo dei Lettori di Torino, l’organizzazione ha conferito un riconoscimento di pari entità al traduttore Tommaso Pincio, rimarcando quanto la resa in italiano sostenga lo scambio culturale.
Il premio e la cerimonia torinese
Il conferimento si è svolto all’interno del Salone Internazionale del Libro, rassegna che si è chiusa il 19 maggio. Davanti al pubblico del Circolo dei Lettori, venticinque autrici e autori legati al Premio Strega per precedenti affermazioni o finali hanno espresso undici preferenze per l’opera di Murray. L’iniziativa vuole valorizzare la narrativa europea e ribadire il ruolo della letteratura quale ponte tra Paesi.
I titoli in lizza per il Premio Strega Europeo 2025
Alla votazione conclusiva sono approdati anche Theodoros, di Mircea Cărtărescu (traduzione di Bruno Mazzoni), L’ultima sirena, della finlandese Iida Turpeinen (versione italiana di Nicola Rainò), La scoperta dell’Olanda, di Jan Brokken (resa in italiano da Claudia Cozzi) e La metà della vita, di Terézia Mora (traduzione di Daria Biagi). Dal 15 al 18 maggio i finalisti hanno incontrato lettrici e lettori negli spazi del Lingotto, presentando le proprie opere.
Un ritratto di Paul Murray
Nato a Dublino nel 1975 da una coppia di insegnanti, Paul Murray coltiva la scrittura fin dall’adolescenza. Dopo la laurea in Letteratura inglese al Trinity College e un master in Scrittura Creativa, lavora per alcuni anni in libreria, affinando lo sguardo sul pubblico.
L’esordio, An Evening of Long Goodbyes, arriva nel 2003; altri tre romanzi consolidano la sua reputazione fino a The Bee Sting del 2023, conferma di una voce capace di fondere ironia, introspezione e costruzione narrativa di ampio respiro.