ADDIO A STÉPHANE HESSEL, AUTORE DI “INDIGNATEVI!”

Il 27  febbraio scorso ci ha lasciati all’età di 95 anni Stéphane Hessel, ex partigiano e diplomatico, noto al mondo come autore del best seller di fama mondiale Indignatevi!, pubblicato in Italia da ADD Editore. Hessel ha dato voce con il suo pamphlet al mondo dei giovani, alle loro sofferenze e insoddisfazioni, fomentando in parte quelli che sono i due movimenti più celebri di protesta degli ultimi anni: gli Indignados e gli Occupy Wall Street.

Nato a Berlino nel lontano 1917, Hessel è ebreo per nascita, anche se la sua famiglia all’epoca si era già convertita al luteranesimo. Nel 1927, si stabilisce definitivamente in Francia. Durante la seconda guerra mondiale, Hessel viene arruolato nelle truffe francesi e subito fatto prigioniero. Riesce però ad evadere dal campo di prigionia e a raggiungere Charles de Gaulle a Londra, divenendo così un esponente della Resistenza. Nel 1944 viene inviato in Francia, dove ancora una volta viene arrestato e questa volta condotto nel campo di concentramento di Buchenwald dove è costretto a nascondere la propria identità per salvarsi dall’impiccagione. Riesce a fuggire, ma viene catturato dopo poco. Poi, come in un rocambolesco film, riesce a darsi alla fuga saltando da un treno e si unisce così alle truppe americane.

Con l’avvento dell’agognata liberazione, Hessel si muove attivamente in campo politico sostenendo la destra francese, e partecipando – assieme con René Cassin – alla stesura della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo nel 1948. All’inizio degli anni 80, Francois Mitterrand lo nomina ambasciatore di Francia, mentre continua la sua personale lotta a favore dei “sans papier” della causa palestinese.

Indignatevi!

Hessel negli ultimi anni è stato al centro del mondo editoriale per Indignatevi!, un piccolo libro definito “liberatorio e corrosivo” di circa 60 pagine, che sprona le nuove generazioni a reagire con fare deciso alla situazione di crisi che caratterizza gli ultimi anni. “Movente della resistenza è l’indignazione” recita all’interno del suo pamphlet Hessel, un vero e proprio caso editoriale che ha venduto oltre quattro milioni di copie in circa 100 nazioni, un successo inaspettato che ha generato fenomeni sociali quali – come già accennato – gli Indignatos e Occupy Wall Street.

All’interno di Indignatevi! vi sono numerose discettazioni in merito ai valori dell’esistenza e alla voglia di giustizia da ottenere, però, attraverso la non violenza, perché «Il futuro appartiene alla non violenza, alla conciliazione tra le culture differenti. È per questa via che l’umanità dovrà superare il suo prossimo traguardo». Allo stesso modo, Hessel si dice fermamente convinto che «Il peggiore degli atteggiamenti è l’indifferenza, dire “io non posso niente, me ne infischio”. Comportandovi così, perdete una delle componenti essenziali che ci fa essere uomini. Una delle componenti indispensabili: la facoltà di indignazione e l’impegno che ne è la diretta conseguenza».

L’opera ha però provocato sussulti ideologici e critici da più parti, in particolare da Pietro Ingrao, politico ed antifascista italiano, che in risposta al collega francese ha scritto il libro Indignarsi non basta.

Nel 2011, Stéphane Hessel pubblica Impegnatevi! edito da Sellerio e ideale continuo del suo primo Indignatevi!.

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