I principi del successo di Ray Dalio

Non vi è un giorno nelle nostre vite in cui ognuno di noi non sia costretto a misurarsi con un problema o non si ritrovi a doversi districare in situazioni piuttosto complesse. Spesso capita di sentirsi spaesati, sembra quasi che i problemi ci piombino addosso come un improvviso temporale, un fulmine rapido e violento squarcia il cielo ed eccoci lì, soffocati sotto il peso del mondo esterno.

Se invece imparassimo a catalogare le situazioni, a classificarle per tipologia insieme a tutta una serie di principi utili per affrontarle, riusciremmo a non farci trovare sprovveduti dinanzi alla casualità della vita. Saremmo pronti e sufficientemente allenati per poter affrontare qualsiasi problema.

Lo scopo di “I principi del successo” di Ray Dalio , considerato uno dei migliori libri sull’imprenditoria, è aiutarci a definire i nostri principi e guidarci nella costruzione di una strategia efficace per individuare la migliore decisione in qualsiasi situazione.

Ma cosa sono “I principi del successo”?

Si tratta di verità fondamentali di cui possiamo servirci per indirizzare correttamente i nostri comportamenti al fine di raggiungere ciò che desideriamo dalla vita.
Una sorta di assiomi da poter applicare in tutte le situazioni in cui ci fa comodo, per evitare di farci cogliere alla sprovvista e di reagire a ogni cosa che ci succede come se la stessimo vivendo per la prima volta.

Il saggio è diviso in tre parti: nella prima l’autore racconta la storia della sua vita, quali sono state le sue esperienze e soprattutto gli errori che l’hanno portato infine a mettere a punto la strategia dei principi.

La seconda parte è destinata invece all’elenco dettagliato dei principi basilari che orientano i processi decisionali dell’autore. Vengono enunciati approfonditamente, insieme a una spiegazione riguardo alle applicazioni di questi principi in diversi ambiti: dal mondo naturale alla sfera privata, dal business alla politica.

La terza parte è completamente incentrata sui principi di lavoro applicati in Bridgewater, la più grande società americana di gestione degli investimenti fondata dallo stesso Ray Dalio nel 1975.

L’idea che permea quest’ultima parte del libro è che un gruppo è molto più potente del singolo individuo. L’incastro perfetto tra le idee di pensatori indipendenti, anche quando in disaccordo tra loro, produce processi decisionali più efficaci della mera somma di singole strategie individuali.

Il primo consiglio dell’autore è di accettare la realtà così com’è, bisogna essere iper-realisti perché solo il giusto mix di sogni, realtà e determinazione ci porterà al successo.

Ma è anche necessario definire chiaramente i propri obiettivi, essere capaci di distinguere un obiettivo da un desiderio, saper identificare i piccoli e i grandi problemi, studiarne le cause per poter infine progettare una soluzione.

Fondamentale è anche prendere coscienza del fatto che nonostante le nostre diversità siamo tutti interconnessi, perciò è importante mantenere una mentalità aperta e cercare di conoscere e comprendere gli altri.

In un mondo in cui si cerca sempre di sopraffare l’altro, Ray Dalio ci esorta a credere in una missione comune, soprattutto nella sfera professionale.
In un mondo in cui non è ammesso il fallimento, ci invita a creare una cultura in cui gli errori sono ben accetti, purché da essi si impari qualcosa.
In un mondo di monologhi interminabili, di voci che tentano in ogni modo di coprire quelle altrui, Ray Dalio ci introduce il concetto di meritocrazia delle idee, che necessita il nostro comune sforzo di comprendere l’importanza e il merito delle idee di ciascun individuo.

Una porzione corposa del libro è dedicata alle neuroscienze e a brevi ma efficaci descrizioni della morfologia e della funzionalità del nostro cervello. Comprendere che dietro i nostri comportamenti, le nostre decisioni e i nostri modi di fare ci sono dei processi puramente biochimici ed elettrici ci permette di investigare la plasticità dei nostri cervelli.

Così facendo potremo essere in grado di modificare certi percorsi decisionali, di eliminare le cattive abitudini e di riconoscere le nostre emozioni.

L’approccio dell’autore è estremamente logico e scientifico, e questo differenzia il suo saggio dai tanti altri in circolazione che trattano temi affini.

Secondo Ray Dalio il nostro cervello è una sorta di computer, che deve essere addestrato a riconoscere un problema e a risolverlo nel minor tempo possibile. Come se fosse una macchina sottoposta ad un apprendimento supervisionato, solo che in questo caso il compito del programmatore è svolto dalla macchina stessa.

In fondo, lo sappiamo bene, il cervello è in grado di compiere qualsiasi cosa!

Perché leggere “I principi del successo”?

Perché è ricchissimo di nozioni relative ai più disparati ambiti: dalle scienze naturali alla psicologia, passando per la politica e l’economia.

Perché gli insegnamenti contenuti sono facilmente comprensibili ed è possibile metterli in pratica sin da subito, in quanto gran parte del libro è strutturato come una sorta di decalogo, una serie di regole facilmente applicabili da chiunque.

Ma soprattutto perché i consigli contenuti al suo interno sono destinati al più vasto pubblico di lettori: qualunque sia la vostra occupazione e in qualunque fase della vita vi troviate, le pagine di questo libro saranno per voi uno scrigno colmo di preziose informazioni.

Redazione
Redazione
Articoli: 93