Notte d’estate di Federico Garcia Lorca: la poesia che celebra atmosfera e tradizione

Federico García Lorca celebra l’essenza delle notti estive nella sua poesia Notte d’estate. Queste serate sono intrise di magia e mistero, dove si fondono il plenilunio e il solstizio d’estate, creando un’atmosfera unica.

Tradizioni e riti ancestrali

Le notti estive sono celebrate in tutto il mondo con antichi riti e tradizioni contadine. Le popolazioni onorano la terra, l’inizio della nuova stagione e la luna, elementi che si uniscono in un affascinante connubio di mistero e incanto.

Aspettando che la luna piena raggiunga il suo massimo splendore, ci immergiamo nella lettura di una delle poesie più incantate di García Lorca, Notte d’estate o Pórtico in spagnolo.

L’acqua della fonte
suona il suo tamburo
d’argento.
Gli alberi
tèssono il vento
e i fiori lo tingono
di profumo.
Una ragnatela
immensa
fa della luna
una stella.

Un affresco poetico

Notte d’estate, parte della raccolta El jardín de las morenas composta nel 1919, è una poesia che va oltre la scrittura, trasformandosi in una vera e propria forma artistica. Gli elementi descritti da Lorca sono così vividi che sembrano prendere vita davanti agli occhi del lettore.

Nella poesia, l’acqua gorgoglia e brilla come un tamburo d’argento, gli alberi scrosciano al vento e i fiori diffondono il loro profumo nell’aria. La luna, vibrante e misteriosa, splende nella notte, circondata da stelle scintillanti. Attraverso sinestesie e metafore, Lorca crea un paesaggio emotivo che commuove profondamente chi legge.

La vita di Federico García Lorca

Federico García Lorca nacque il 5 giugno 1898 a Fuente Vaqueros, in Andalusia, da una famiglia benestante. La sua infanzia fu intellettualmente stimolante ma fisicamente difficile a causa della sua salute cagionevole. A Granada, si iscrisse prima alla facoltà di giurisprudenza e poi a quella di lettere, dedicandosi però principalmente alla letteratura, all’arte e alla musica, sua grande passione sin da bambino, grazie all’influenza del padre che gli fece conoscere il pianoforte.

Nel 1919, Lorca si trasferì a Madrid per proseguire gli studi e qui conobbe intellettuali come Luis Buñuel e Salvador Dalí. Pubblicò il suo Libro de poemas nel 1920 e mise in scena il dramma El maleficio de la mariposa, che però non ebbe successo.

Lorca continuò a sperimentare tra poesia e teatro, seguendo la strada del surrealismo. L’età adulta fu per lui un periodo altalenante, segnato dalla depressione. Il soggiorno negli Stati Uniti nel 1930 gli diede nuova energia. A contatto con la società e la cultura americana, sviluppò una maggiore consapevolezza delle ingiustizie sociali e la necessità di un mondo più equo.

Anche durante il periodo trascorso a Cuba, García Lorca visse con relativa serenità, grazie alle nuove amicizie e agli impegni letterari che lo tennero occupato.

Tornato in Spagna nel 1930, Lorca avviò un progetto di teatro popolare ambulante e continuò a scrivere e pubblicare opere di successo fino alla sua morte nel 1936, quando fu fucilato dalle forze franchiste a causa delle sue idee politiche.

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