Prendetevi la luna, recensione del libro di Paolo Crepet: un dialogo tra generazioni

Prendetevi la luna, di Paolo Crepet, è una vera e propria sfida. Crepet invita a guardare oltre il presente, a scavalcare la paura del futuro e a cercare quella speranza che sembra a volte nascosta, come la luna dietro le nubi. In un mondo sempre più confuso, dove le relazioni umane appaiono spesso fragili e la società stenta a trovare il proprio equilibrio, Crepet propone un dialogo sincero tra generazioni, spingendo i lettori a inseguire sogni autentici e a non accontentarsi di una vita fatta solo di comodità apparenti.

La luna come metafora di speranza

Il titolo Prendetevi la luna è già di per sé evocativo. La luna rappresenta il desiderio, la speranza che talvolta sembra lontana, ma è sempre pronta a ricomparire. Crepet ci ricorda che non dobbiamo mai smettere di cercare la luna, anche nei momenti in cui il cielo è più buio.

La sua è un’esortazione a non rassegnarsi, a non lasciarsi ingabbiare da una società che tende a imprigionarci in una confortante mediocrità. La luna, con il suo continuo apparire e scomparire, è una metafora perfetta per il desiderio umano: va inseguita, non data per scontata.

La crisi delle istituzioni e delle relazioni umane

Crepet dipinge un quadro nitido delle difficoltà che la nostra società sta affrontando. La famiglia sembra aver perso la sua funzione di guida, la scuola è soffocata da burocrazia e incapace di adattarsi al cambiamento, mentre le tecnologie ci allontanano sempre più dalla vera comunicazione.

In questo scenario, il futuro non appare rassicurante, ma confuso e contraddittorio. Crepet non si limita però a descrivere questa crisi: ci spinge a riflettere sul ruolo attivo che ciascuno di noi può avere. Non sono gli eventi a cambiarci, ma siamo noi a cambiare gli eventi. Un messaggio potente, che invita a prendere in mano la propria vita e a non lasciarsi trasportare dalla corrente.

Il coraggio di inseguire un orizzonte

In Prendetevi la luna, Crepet suggerisce che il vero scopo non è tanto conquistare qualcosa, quanto inseguirlo. L’inseguimento dell’orizzonte è il senso stesso della vita, il continuo desiderio di migliorarsi, di crescere, di cercare qualcosa di nuovo. Questo concetto è particolarmente importante per i giovani, a cui Crepet si rivolge con parole dirette e sincere. Non tutti sentono l’urgenza di cercare un cambiamento, ma è proprio in questo desiderio di miglioramento che si trova la chiave per una vita piena e significativa.

Un invito alla ribellione positiva

Il libro è anche un invito a ribellarsi contro l’immobilismo. Crepet parla di “spacciatori di comodità”, persone e idee che ci convincono a restare fermi, a non osare, a non cercare nulla di più di ciò che già abbiamo. Questa è forse la minaccia più insidiosa: il conformismo che ci fa chiudere le porte al cambiamento, che ci fa sentire al sicuro ma ci priva della possibilità di crescere. Crepet invita i lettori, giovani e meno giovani, a non accontentarsi, a osare, a “prendersi la luna”.

Gianluca Rini

Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dalla tecnologia a tutto ciò che riguarda la cultura.

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