Vivere nel Medioevo: recensione del libro di Chiara Frugoni

Il volume Vivere nel Medioevo, di Chiara Frugoni, propone un viaggio appassionante nelle abitudini e negli spazi domestici di un’epoca spesso fraintesa. L’autrice illumina la vita quotidiana di uomini, donne e bambini, raccontando come un semplice ambiente, come la stanza da letto, potesse trasformarsi in luogo polifunzionale: ci si dormiva, si ricevevano gli ospiti e, se si era regnanti, si amministrava la giustizia. Il lettore viene condotto tra i corridoi di monasteri e le strade popolate di pellegrini, sperimentando l’atmosfera vivace di un periodo pieno di curiosità.

Uno sguardo alle stanze medievali

Chiara Frugoni descrive con grande efficacia l’arredo essenziale del Medioevo, in cui il freddo rappresentava un ostacolo costante. Le dimore avevano mobili semplici ma funzionali, spesso pensati per essere spostati o utilizzati in modi diversi. Questo approccio versatile era utile per ottimizzare i pochi spazi disponibili e dare un senso di calore agli ambienti, anche grazie a tessuti e coperte realizzate con metodi artigianali.

L’universo dell’infanzia

Un’ampia sezione è dedicata ai bambini, che venivano spesso avvolti in fasce strette. Colpisce il ricorso al colore rosso nell’abbigliamento. Crescere non era semplice: cure igieniche carenti, alimentazione spesso inadatta e figure adulte poco premurose rendevano l’infanzia turbolenta. Tra giochi di piazza e giocattoli rudimentali, soltanto i più privilegiati ricevevano un’istruzione completa. Lo studio poteva avvenire in casa con un tocco di gioiosità, mentre l’arrivo del maestro portava severità e timore.

Strade e incontri inattesi

Il libro descrive anche gli spostamenti su strade brulicanti di individui di ogni provenienza: pellegrini in cerca di riscatto, penitenti in cerca di pace, malfattori pronti a tendere agguati. Uscire dalle mura di casa significava imbattersi in situazioni imprevedibili. Eppure, proprio in questi movimenti si nascondevano occasioni di arricchimento culturale e umano, permettendo alle persone di ampliare i propri orizzonti.

Un racconto vivo e documentato

Chiara Frugoni riesce a intrecciare informazioni storiche e aneddoti avvincenti, sostenuti da un ricco apparato iconografico. Il materiale visivo rafforza il legame del lettore con l’ambiente medievale, dando rilievo a dettagli spesso trascurati. Il testo lascia emergere un Medioevo fatto di passioni, superstizioni e voglia di conoscenza, per una lettura stimolante e ben strutturata.

Gianluca Rini

Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dalla tecnologia a tutto ciò che riguarda la cultura.

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